Leucocarpa (Olive Bianche) in Fitocella Visualizza ingrandito

Leucocarpa (Olive Bianche) in fitocella

OLLCF1

Nuovo prodotto

La foto è rappresentativa, la pianta potrebbe leggermente differire rispetto alla foto campione pubblicata, sia per la stagionalità, sia perché nel mondo vegetale ogni esemplare è ovviamente unico.

In seguito all'acquisto potete dargli la forma ad alberello, potandola o facendola crescere secondo le Vostre necessità. 

Le piante sono 100% libere da batterio Xylella.

Maggiori dettagli

Scheda tecnica

Origine Sicilia
Dimensione Vaso Fitocella 13 cm
Portainnesto Olivastri
Altezza 120-140 cm
Peso 9 kg
Utilizzo Produttivo e/o Ornamentale

Dettagli

La Leucocarpa chiamata anche Leucolea, Bianca, Cannellna, Chiarita e olivo della Madonna,  è una cultivar antichissima che sopravvive ancora nel Sud Italia e ha la particolarità di avere frutti di colore bianco-avorio. Prima dell'invaiatura le olive appaiono di un bel colore verde, come quelle di altre varietà, ma successivamente l'esocarpo non si pigmenta, rimane bianco.

L’albero della Leucocarpa si presenta mediamente vigoroso, con un portamento assurgente. Ha una chioma molto ampia e le foglie di dimensioni medio-grandi, allungate e di un colore tendente la verde scuro.

L’oliva bianca ha una forma ovale la sua polpa risulta carnosa tanto da rimanere sulla pianta molto più a lungo delle altre comuni varietà (addirittura fino alla primavera). Le olive, anche se poste in salamoia o sotto sale, non alterano il loro naturale colore. Peccato però che il loro sapore sia insipido.

L’olio ottenuto è molto chiaro e non viene impiegato nella alimentazione umana, ma viene per tradizione mescolato con gli estratti di radici e balsamo per ottenete l’olio del Crisma. L’unguento usato dalla Chiesa cattolica in molte cerimonie come battesimo e cresima. Anche in altre Chiese di origine cristiana viene utilizzato per analoghe cerimonie sacre. Viene anche usato come olio combustibile in luoghi di culto perché bruciando produce poco fumo.

Questa particolarità la rende unica nel suo genere tanto da stabilirne l’appartenenza a un ceppo unico con una limitata diffusione.